24 Ore del Nürburgring Nordschleife
Cosa è il Nurburgring… non ho parole sufficienti per dare un significato a quest’esperienza, ci proverò ma non vogliatemene se in fondo in fondo mi scappa un “dovete viverla”.
Potrei iniziare dandovi dei numeri, come i 240.000 visitatori nel weekend, come le circa 50 auto non arrivate in fondo, le 170 curve che ogni giro devono fare i piloti, i 25 km di ogni singolo giro, dei 19-20 pit-stop con cambio gomme e carburante… ma niente è quanto all’emozione di esserci.
Se volessi fare un puro Report dovrei scrivere un romanzo, mi limiterò a invitarvi nel mio canale Youtube per la lista completa dei video e quello che leggerete sotto.
Perchè sono stato al Ring?
Quale vicepresidente e attivissimo esponente dei club Hyundai in Italia ho avuto il piacere di essere invitato a vivere questa esperienza assieme al mio collega di club Man-at-Arms.
Partenza il Venerdì dove si inizia subito a respirare l’ambiente del ring.
Hyundai ha costruito un mega Hospitality a 50 metri dalla pista, con 300 alloggi Racing, una zona living e navette per andare ovunque nella zona.
Entrando e facendo il check-in si rimane imbarazzati e impalliditi davanti ad un’organizzazione del genere, oltre alla flotta di auto i30N e i30N Fastback da 275cv che ci aspetta il Sabato mattina per un Drive Accademy.
E come vedrete nel video facciamo errori, ci riprendono, e ci scappano momenti di divertimento, perchè non puoi non divertirti!
Ma una delle cose più strane appena arrivati è vedere interi campi di roulotte, tende, palcoscenici e zone adibite a concerti improvvisati ovunque, intorno alla pista.
Una massa di persone che sono venute giorni prima per assistere ad una corsa surreale di estrema resistenza…
Il fascino del ring
Ma cosa spinge una folla così oceanica a radunarsi per un weekend sui saliscendi dell’Eifel, assiepati ai bordi di quella striscia d’asfalto micidiale e allo stesso tempo così affascinante che chiamano Nurburgring-Nordschleife? 
Semplice. Le 24 Ore ha il magnetismo di un luogo unico al mondo, oserei dire quasi sacro per tutti gli appassionati, incredibili video sono su youtube, tantissimi vengono e girano qui… ma solo le auto più granitiche e i piloti più coriacei riescono a sopravvivere: il ring non si può dominare!
Il Ring ha un fascino tutto suo che solo un vero appassionato riesce a percepire.
Correre a velocità folli sui lunghi rettilinei, affrontare dislivelli fino al 12% di pendenza, decine di curve che non ti danno la possibilità di vedere cosa c’è dopo…
Niki Lauda un campione del ring
Ecco, entriamo in punta di piedi, rispettosamente, in questo mondo, che ricorda la F1 di un tempo, quella vera dove i piloti decidevano le sorti della gara, dove Niki Lauda ha lasciato un segno nella vita di tutti, dove sono nate le frecce d’argento…
Il Nurburgring è questo, 25 km di storia e di lotta contro il circuito.
E grazie a Hyundai abbiamo, io e il mio collega Giorgio (Man-at-arms nello Hyundai Club Italia), visitato la zona dei vecchi box, dei box nuovi, visto un vero pit-stop dal vivo, letto nelle facce dei meccanici la frustazione quando le cose andavano male e la stanchezza ma anche l’infinita passione che li sorregge e li anima, gente dormire anche solo 10 minuti tra le gomme o sugli scaffali, oppure lavorare come presi da pazzia convulsiva sulle auto danneggiate raddrizzando paraurti e scocche e in 2 ore avere un’auto nuovamente circolante quando nessuno avrebbe dato più alcuna speranza di far girare una ruota!
Gli accampamenti
Vedere cosa accade in un accampamento, gente che ti accoglie anche se non ti conosce e ti da una bandierina per acclamare i piloti che passano e le loro auto, i loro beniamini, i loro super eroi.
Parli tedesco, francese, italiano.. non importa, sei li e sei uno di noi.
Gente che fa grigliate e beve birra… improvvisamente non esistono più popoli, non esistono più nemici o amici, capi o dipendenti, bianco o nero!
Esistono solo i motori e tutti tifiamo una cosa sola: cv, destrezza e spettacolo!
Tra le varie cose andiamo a salutare Roberto Ricchetti, meccanico amico della squadra corse Hyundai BRC motorsport.
Ricchetti segue da vicino il campione del mondo in carica Gabriele Tarquini e Norbert Michelisz.
Ci illustra alcune particolarità dei regolamenti e caratteristiche di questa auto, ad esempio Hyundai ha sfiorato ai rulli appena 440cv ma in gara deve essere limitata a 350.
Grazia anche a queste e molte altre informazioni ci gustiamo la gara della WTCR immediatamente prima delle 24h… incontriamo poi anche i nostri piloti di marchio.
Poi veniamo ospitati nella sezione dedicata a Hyundai a bordo pista dietro alle tribune e visitiamo la griglia di partenza delle 24h…
Ci spingono via, è ora… partenza!
Le macchine rombano, scoppi ed esplosioni dagli scarichi, piloti che guidono al limite ogni minuto, alternandosi ad ogni pit-stop, incidenti, colpi di scena, rientri in pista…
Che strano addormentarsi con il rombo nelle orecchie
E una delle cose più surreali è andare a dormire, stremati dalla giornata, con il rumore dei motori delle auto che continuano a girare a bordo pista…
E svegliarsi dopo poche ore di sonno con il solito rumore.
Sapere che i super uomini delle squadre, i piloti, i meccanici… nessuno ha dormito se non qualche manciata di minuti…
Guardare le tribune e vedere a qualsiasi ora tifosi acclamarli attendendo con pazienza la fine dei giochi, 24 ore di sofferenza per uomini, macchine e tifosi.
Poi finisce tutto, arrivano al traguardo 102 auto su oltre 150, Hyundai è riuscita a portare tutte e 3 le sue auto alla linea del finish…
Ed ecco arrivare improvvisamente un rumore assordante, che si insinua nelle cellule di tutti noi presenti, un frastuono che non pensavamo poter concepire…
Il silenzio!
Dopo 3 giorni di motori ruggenti, di inebriante suono di cavalli vapore… tutto tace, fa male alla testa, ti fa tornare alla realtà, capisci che le cose belle non durano, che devi tornare a quello che eri prima e che non fai più parte di quel mondo, ma che per un attimo quel percorso di vita hai contribuito a rendere un pò più vitale, anche solo essere lì, essere presente, ne facevi parte.
Torniamo a Francoforte, ci aspetta un aereo di ritorno, abbiamo oltre 60Gb di materiale mediatico…
Presto lo vedrete…
Chi ha vinto? Ha vinto lo sport e il sano divertimento… e un plauso alla Germania che ha saputo creare un evento così suggestivo che con il suo popolo e con l’educazione civile ha potuto far in modo che tutti potessero goderne senza alcun incidente o cattivi comportamenti… grazie.
Nel frattempo conto i giorni nella speranza di poter tornare là dove gli eroi hanno calcato l’asfalto…
Ecco un ultimo video ma non perdete il ns. video racconto su Hyundai Club Italia che sarà pubblicato nel mese di Luglio 2019.
Tutte le foto e video del presente articolo sono state scattate e montate tramite i ns. materiali, compreso le riprese aeree.
Marco Dei
Masterpc
